News aprile 2015 (MSC allogeniche)

GONARTROSI: EFFICACI LE INFILTRAZIONI DI MSC ALLOGENICHE DA MIDOLLO OSSEO

Gonartrosi, inefficaci infiltrazioni pre-esercizio con corticosteroidi

La terapia intra-articolare a base di cellule staminali mesenchinali (MSC) allogeniche potrebbe rappresentare una valida alternativa nel trattamento della gonartrosi cronica, forse più agevole della terapia con MSC autologhe. Il trattamento con MSC allogeniche è risultato di semplice esecuzione, non necessita del ricorso alla chirurgia, ha un effetto palliativo sul dolore e migliora in modo significativo la qualità della cartilagine.

Queste le conclusioni di un trial randomizzato spagnolo di recente pubblicazione online ahead-of-print sulla rivista Transplantation (1).
Come è noto, da tempo l’attenzione della ricerca medica sulla messa a punto di trattamenti alternativi alla gonartrosi, si sta focalizzando sulle terapie cellulari. Risultati provenienti da studi condotti su modelli animali e dalle prime casistiche di utilizzo nell’uomo di queste terapie sembrano promettenti nel trattamento della gonartrosi, come documentato da uno studio pilota di fase I-II, condotto dalla stessa equipe di ricerca sull’impiego di MSC autologhe derivanti dal midollo osseo (2). Lo studio in questione, oltre ad aver dimostrato la sicurezza d’impiego e il progressivo miglioramento degli indici algofunzionali, ha mostrato un’efficienza del trattamento compresa tra il 65% e il 78%, con esiti di trattamento migliori rispetto a quelli osservati con i trattamenti convenzionali, che si sono conservati fino a 2 anni di follow-up (3).

“Le MSC autologhe rappresentano un’eccellente opzione terapeutica nel trattamento dell’osteoartrosi (OA) – spiegano gli autori nell’introduzione al lavoro. – Tuttavia, la fase di espansione cellulare rende la procedura lenta e costosa. L’impiego di cellule allogeniche dovrebbe essere, invece, meno dispendioso e più semplice.”

“Uno svantaggio potenziale derivante dall’impiego di MSC allogeniche potrebbe consistere nello sviluppo di reazioni immunitarie contro l’ospite – continuano gli autori – per quanto alcune osservazioni abbiamo documentato come le MSC sarebbero, dal punto di vista immunologico, neutre in tal senso, mentre studi sulla persistenza di MSC trapiantate autologhe o allogeniche darebbero risultati paragonabili”.
Obiettivo del trial, pertanto, è stato quello di valutare la maneggevolezza e la sicurezza d’impiego di MSC allogeniche nel trattamento dell’OA, e di ottenere informazioni sull’efficacia del trattamento.

Atal scopo, 30 soggetti affetti da gonartrosi cronica non responsiva ai trattamenti conservativi tradizionali e con evidenza radiologica di OA, sono stati randomizzati, secondo uno schema 1:1, in 2 gruppi. Il gruppo sperimentale era trattato con iniezione intra-articolare di MSC allogeniche derivate da midollo osseo. Quello di controllo attivo, invece, era trattato con infiltrazione singola di acido ialuronico (60 mg).
Gli outcome dello studio prevedevano la valutazione per un anno di dolore (indici VAS da 0 a 100, punteggio WOMAC-pain e WOMAC generale, entrambi da 0 a 100 e indice Lequesne da 0 a 100), disabilità e qualità della vita (questionario ridotto SF-12). La qualità della cartilagine articolare, invece, è stata analizzata mediante risonanza magnetica.

I risultati hanno documentato un miglioramento di tutti gli indici algofunzionali nel gruppo sottoposto a terapia cellulare con MSC allogeniche rispetto al gruppo di controllo attivo. Nello specifico, il miglioramento dei pazienti sottoposti a terapia cellulare è risultato di entità media-ampia (effect size, 0,58 – 1,12 per i diversi indici algofunzionali) e di entità piccola nel gruppo di controllo (effect size, 0,19 – 0,48) attivo.
Il dolore si è ridotto in maniera significativa da 6 a 12 mesi dal trapianto di MSC e meno nel gruppo di controllo, salvo il riscontro di una riduzione statisticamente significativa dell’indice VAS a 12 mesi dal trattamento nel gruppo di controllo.

Inoltre, i dati sulla qualità della cartilagine ottenuti mediante risonanza magnetica, hanno documentato un miglioramento di questo parametro nei pazienti trattati con MSC.
Nel commentare i risultati, gli autori dello studio affermano che il loro è il primo studio ad aver dimostrato la sicurezza e la maneggevolezza delle MSC allogeniche e a fornire forti indicazioni di efficacia nel trattamento dell’OA.

Tra i vantaggi del trattamento con MSC allogeniche vs MSC autologhe vi sarebbero il basso costo di produzione, una maggiore omogeneità e la possibilità di impiego anche nei pazienti sieropositivi.
“Gli effetti curativi sembrano essere di entità minore rispetto a quelli osservati con le MSC autologhe, ma questo aspetto dovrà essere confermato in nuovi studi diretti a mettere a confronto testa-a-testa entrambe le terapie cellulari nello stesso studio- concludono gli autori”.

1. Vega A. et al. Treatment of Knee Osteoarthritis With Allogeneic Bone Marrow Mesenchymal Stem Cells: A Randomized Controlled Trial. Transplantation 2015; epub ahead-of-print

2. Orozco L et al. Treatment of knee osteoarthritis with autologous mesenchymal stem cells: a pilot study. Transplantation. 2013;95:1535.

3. Orozco L, Munar A, Soler R, et al. Treatment of knee osteoarthritis with autologous mesenchymal stem cells: two-year follow-up results. Transplantation. 2014;97:e66