Alimentazione

  • Bere almeno due litri di acqua fuori dai pasti, acqua con un residuo fisso il più basso possibile
  •  Ridurre l’assunzione di proteine animali
  •  Aumentare il consumo di frutta e verdure. La frutta mangiarla possibilmente a stomaco vuoto.
  •  Moderare latte e derivati
  •  Evitare  alimenti con alto grado di raffinazione
  •  Utilizzare anche legumi (ceci, lenticchia e fagioli) con farro
  •  Considerare la pasta e il pane integrali

Il nostro corpo deve mantenere uno specifico equilibrio acido-base per mantenersi vitale, e questo stretto controllo diviene centrale in alcuni apparati rispetto ad altri. Il pH ottimale del nostro sangue deve essere mantenuto tra 7.35 e 7.45, il minimo squilibrio determina sintomi e se l’alterazione è considerevole si hanno vere e proprie malattie. Il nostro organismo deve fare dei grossi sacrifici per mantenere tale equilibrio, al punto tale da danneggiare altri tessuti e sistemi. Il livello del pH è così importante che l’organismo ha sviluppato strette misure per monitorare l’equilibrio acido/base in intra ed extra-cellulare.

Un corretto pH:

1) Crea l’ambiente ottimale per l’attività enzimatica

2) Riduce lo stress agli organi e ghiandole endocrine

3) Mantiene i corretti livelli di Insulina e minerali

Nel tempo, uno squilibrio del pH danneggia tutti i tessuti del corpo e lentamente va ad alterare le nostre vene ed arterie. Tutte le attività e funzioni dell’organismo sono perturbate. Quando invece il corpo riguadagna un pH normale le difese immunitarie rendono innocui gli agenti patogeni, e le loro possibilità di dare infezioni sintomatiche sono notevolmente ridotte. La microflora intestinale (cioè, i probiotici) è cruciale per la digestione ed il benessere generale. Tuttavia, senza il giusto pH, i probiotici non riescono a svolgere la loro funzione adeguatamente e questo può determinare sintomi fastidiosi per il paziente.  Purtroppo anche la maggioranza dei farmaci utilizzati in medicina sono acidi.

Alcuni cibi che possono generare Acidità sono: carne e derivati (bianche e rosse), latticini, cioccolata e derivati, uova e derivati, noci, arachidi, cereali (mais, avena, grano etc.), grassi in genere, frutta non matura, alcool, caffè, soft drink, zucchero etc.
Mentre i principali cibi alcalinizzanti sono: verdura cruda, alghe, yogurt magro, miele, fibre solubili e insolubili, frutta matura, fichi secchi, uva, datteri etc.