News settembre 2014 (PRP e Gonartrosi Iniziale)

GONARTROSI INIZIALE: CONFERMA DI VALIDITA’ PER PRP

Le infiltrazioni di plasma arricchito di piastrine (PRP) sembrano essere un’opzione appropriata per il trattamento intrarticolare dell’osteoartrosi del ginocchio in fase iniziale. A suggerirlo è uno studio retrospettivo di autori turchi pubblicato di recente sullo European Journal of Orthopaedic Surgery & Traumatology.

Tra le terapie farmacologiche in uso per il trattamento dell’artrosi, attualmente volte ad alleviare segni e sintomi e rallentare la progressione della malattia, le infiltrazioni intrarticolari si sono dimostrate efficaci soprattutto nel trattamento della gonartrosi.

Con questo lavoro, gli autori turchi (guidati da O. Guler, del Kanuni Sultan Suleyman Training Hospital di Istanbul) hanno voluto confrontare i risultati clinici a breve termine ottenibili con le infiltrazioni di acido ialuronico o PRP in pazienti con gonartrosi in stadio iniziale.

Per farlo, hanno analizzato retrospettivamente le cartelle cliniche di pazienti con gonartrosi in stadio 1 o 2 secondo la classificazione di Kellgren-Lawrence sottoposti a infiltrazioni di acido ialuronico o PRP presso il loro centro.

I pazienti erano stati per trattati per tre volte a intervalli di una settimana con acido ialuronico o PRP e poi valutati con lo Knee Society’s Knee Scoring System (KSS) per misurare la funzionalità articolare e la scala VAS (da 0 a 10 punti) per l’intensità del dolore, prima del trattamento e 2 mesi e 6 mesi dopo.

Analizzando le cartelle cliniche, gli autori hanno identificato 132 pazienti (con un età media di 55,06 ± 8.41 anni) sottoposti all’uno o all’altro trattamento, di cui 89 avevano un coinvolgimento unilaterale e i restanti 43 un coinvolgimento bilaterale; inoltre, 69 erano stati trattati con PRP (in 89 ginocchia) e 63 con acido ialuronico (in 86 ginocchia).

I due gruppi di trattamento erano ben bilanciati in termini di caratteristiche cliniche e demografiche.

Il trattamento è risultato ben tollerato e in nessuno dei pazienti si sono manifestate complicanze importanti (quali infezioni, trombosi venosa profonda, atrofia muscolare) correlate all’iniezione intrarticolare. Si è osservato solo un gonfiore temporaneo in cinque ginocchia nel gruppo trattato con PRP e otto in quello trattato con acido ialuronico.

In entrambi i gruppi si è osservato un miglioramento significativo nel tempo della funzionalità articolare, misurata con il KSS, che all’inizio dello studio era simile nei due gruppi (60,51 ± 5,76 nel gruppo PRP e 60,36 ± 5,69 nel gruppo acido ialuronico; P = 0,930). Dopo 2 mesi, il punteggio del KSS è salito a 78,11 ± 7,24 nel gruppo PRP e 70,37 ± 5,69 nel gruppo acido ialuronico (P < 0,001) e dopo 6 mesi è migliorato ulteriormente, salendo rispettivamente a 88,97 ± 5,60 e 79,15 ± 6,30 (P < 0,001). Anche la differenza tra i due gruppi è risultata significativa, a favore del PRP (P < 0,001).

Risultati simili si sono ottenuti anche sul fronte del dolore. In entrambi i gruppi, infatti, si è ottenuta nel tempo una riduzione significativa dell’intensità del dolore, dimostrata dalla diminuzione dei punteggi della scala VAS sia dopo 2 mesi sia dopo 6, e tale riduzione è risultata significativamente maggiore nel gruppo trattato con PRP che non in quello trattato con acido ialuronico.

Nel gruppo trattato con PRP il punteggio è passato da 7,46 ± 1,06 prima del trattamento a 4,45 ± 1,17 dopo 2 mesi a 3,35 ± 0,92 dopo 6, mentre in quello trattato con l’acido ialuronico, è sceso da 7,92 ± 0,74 prima del trattamento a 6,09 ± 0,86 dopo 2 mesi a 5,02 ± 0,84 dopo 6 (P < 0,001 per tutto i confronti).

Nella discussione, gli autori gli osservano che gli studi disponibili di confronto tre le infiltrazioni di acido ialuronico e di PRP sono pochi, ma hanno dato risultati sostanzialmente simili al loro, sia in termini di efficacia sia di sicurezza del trattamento.

Guler e i colleghi segnalano che il loro lavoro presenta alcuni limiti – la natura retrospettiva, la casisiica limitata e il beve follow-up – ma nonostante queste limitiazioni, sulla base dei risultai ottenuti, concludono che le infiltrazioni di PRP rappresentano un trattamento efficace, e superiore a quelle di acido ialuronico, per i pazienti che soffrono di gonostrosi in fase iniziale.

O. Guler, et al. Comparison of short-term results of intraarticular platelet-rich plasma (PRP) and hyaluronic acid treatments in early-stage gonarthrosis patients. Eur J Orthop Surg Traumatol. 2014; doi 10.1007/s00590-014-1517-x.