Reumatismo Articolare Acuto

La malattia reumatica – o febbre reumatica, o reumatismo articolare acuto (MR) – è una malattia infiammatoria acuta che colpisce le articolazioni, il cuore, la pelle e il sistema nervoso centrale.

Si manifesta circa 1-5 settimane dopo un’infezione da parte di un batterio chiamato “streptococco beta emolitico”.

Le infezioni provocate da questo streptococco, che possono portare alla MR, sono frequentemente le faringiti; più raramente può esserne causa la scarlattina.

 Difficilmente si può prevenire. Si possono curare le infezioni streptococciche, ma è spesso difficile diagnosticarle perché le faringiti causate dallo streptococco sono virtualmente indistinguibili dalla maggior parte delle faringiti che sono invece causate dai virus.

Curando tutte le faringiti con gli antibiotici, otterremmo certamente la scomparsa della MR, avremmo però creato danni peggiori, somministrando inutilmente farmaci a un gran numero di bambini che non ne hanno bisogno.

 Fortunatamente, solo pochissimi dei bambini con infezione streptococcica sono a rischio di sviluppare la malattia reumatica in quanto predisposti.

 Negli ultimi decenni si è assistito ad una netta riduzione di questa malattia. Attualmente, numerosi sono i casi di MR nei paesi in via di sviluppo; nei paesi industrializzati, sembra in lieve ripresa.

La malattia può colpire tutte le età, ma è più frequente tra i 5 e i 15 anni. Non vi è differenza tra i due sessi. Si registrano più casi in autunno, inverno e primavera, periodi nei quali sono più diffuse le infezioni da streptococco.

I bambini che hanno storia familiare di MR sono più a rischio.

I sintomi compaiono a distanza di 1-5 settimane dall’infezione e i più comuni sono i seguenti:

artrite: le articolazioni, generalmente le grandi articolazioni come il ginocchio e la caviglia, sono gonfie, molto dolenti e arrossate; l’artrite è detta “migrante” perché ha la caratteristica di passare da un’articolazione all’altra;
– noduli: piccole tumefazioni sotto la cute a livello delle articolazioni;
– corea: comparsa di movimenti involontari che si manifestano molto precocemente con un peggioramento della grafia;
– eritema marginato: chiazze rosee color salmone diffuse sul corpo, braccia e gambe;
– febbre;
– stanchezza,
– dolori addominali

Tuttavia, le manifestazioni cliniche sono variabili da un individuo all’altro e dipendono anche dall’età di insorgenza. La MR è una reazione autoimmune innescata dallo streptococco beta emolitico. La reazione autoimmune avviene quando un individuo produce anticorpi contro i propri stessi organi e tessuti.

Il bambino, quando viene a contatto con lo streptococco, per difendersi, produce anticorpi contro questo batterio. Gli anticorpi, in alcuni casi, oltre ad agire contro lo streptococco, sono diretti anche contro il cuore ed altri apparati.

Pertanto, la cardite, l’artrite e gli altri sintomi descritti nella MR, non sono causati direttamente dallo streptococco, ma dagli anticorpi prodotti dal paziente in risposta ad un’infezione streptococcica.

 La diagnosi di MR è clinica, cioè si basa essenzialmente sulla visita del bambino e sulla sua storia.

Gli esami di laboratorio aiutano il medico nella diagnosi anche se non esistono test di laboratorio specifici per la diagnosi di MR.

 Le manifestazioni cliniche rappresentano criteri di diagnosi che si dividono in maggiori e minori.
I maggiori sono i seguenti:

– cardite: infiammazione del cuore;
– artrite di più articolazioni;
– corea: movimenti involontari (tremori) della faccia e delle mani;
– noduli sottocutanei: piccole tumefazioni dolenti sotto la cute vicino alle articolazioni;
– eritema marginato: chiazze color salmone sul corpo e arti.

I minori sono i seguenti:

– febbre;
– artralgie: cioè dolori alle articolazioni che sono di aspetto normale;
– precedente episodio di MR;
– alterazione all’elettrocardiogramma;
– dall’esame del sangue risulta un aumento degli indici infiammatori quali la VES (velocità di eritrosedimentazione) e la PCR (proteina C reattiva);
– segni di una precedente infezione streptococcica: tampone faringeo positivo per streptococco o TAS (Titolo antistreptolisinico) elevato (ha valore soltanto se il confronto con dati precedenti o successivi dimostra che il titolo sta crescendo o calando, vale a dire che si sta “muovendo” in quanto si è verificata recentemente un’infezione streptococcica).

La diagnosi di MR viene posta quando sono presenti 2 dei criteri maggiori oppure 1 maggiore più 2 minori.

 Oltre agli esami di laboratorio (VES, PCR, TAS, tampone faringeo) anche gli esami strumentali, come l’elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma sono di aiuto, ma non sono fondamentali per la diagnosi.

Nel caso di febbre con gonfiore alle articolazioni e/o stanchezza il bambino deve essere visitato dal pediatra di famiglia, per una prima valutazione.

È utile riferire al medico:

– la caratteristica dell’insorgenza della sintomatologia;
– la sintomatologia: durata ed intensità della febbre, del dolore articolare, della stanchezza e di altri eventuali disturbi;
– l’eventuale faringite o scarlattina verificatasi nelle settimane precedenti;
– gli eventuale farmaci assunti;
– se c’è un familiare che ha sofferto di MR.

  • Quando viene posta diagnosi di febbre reumatica, la profilassi antibiotica dell’infezione streptococcica viene iniziata anche se il tampone faringeo è negativo;

    – il bambino continuerà poi a lungo l’antibiotico, una volta al mese per via intramuscolare, per prevenire nuove infezioni che facilmente provocano ricadute della malattia;

    anti-infiamatori: il tipo di antinfiammatorio viene deciso dal medico in base alla severità della malattia;

    – è consigliabile che il bambino stia a letto per un periodo che stabilisce il medico in base alla gravità della malattia.

    I bambini con MR spesso vengono curati in ospedale e questo sempre in relazione alla severità della malattia.

    Dipende dal grado di severità della malattia ed in particolare della complicanza cardiaca.

    Se la MR lascia un’alterazione a carico delle valvole del cuore il bambino deve eseguire periodicamente controlli cardiologici. Quelli colpiti più gravemente dovranno sottoporsi ad un intervento per la sostituzione delle valvole del cuore.

    Fondamentale è la profilassi delle recidive: i bambini che hanno sofferto di un attacco di MR devono praticare a lungo iniezioni di penicillina ritardo (una volta ogni 3- 4 settimane) per evitare nuove infezioni da streptococco che facilmente possono innescare ricadute con aggravamento dei danni a carico del cuore.
    Le iniezioni mensili di penicillina vanno condotte per un periodo di tempo compreso tra un minimo di 5 anni dall’insorgenza della malattia fino all’età adulta.

    Tutti i bambini che durante l’attacco di MR hanno avuto danni al cuore devono eseguire terapia antibiotica prima di qualsiasi cura ai denti.